In occasione dell’85° anniversario del Genocidio ucraino (1932-1933) la domenica 18 novembre in Duomo di Napoli sarà celebrata la Divina Liturgia da Requiem
Quest'anno il popolo ucraino ricorda l’85° anniversario dell'Holodomor, noto anche come il Genocidio ucraino, l’Olocausto ucraino. L’Holodomor è il nome attribuito ad un crimine nascosto dal mondo, alla grande carestia artificiale che per iniziativa di Stalin si abbatté sul territorio dell’Ucraina nel 1932-1933. Si tratta di un’immane tragedia della quale l’opinione pubblica internazionale, anche in Occidente, fu all’oscuro fino a non molto tempo fa. Per l'Ucraina di oggi l'Holodomor resta un tragico simbolo dell’identità nazionale.
Il dovere del popolo ucraino è di raccontare una verità incredibilmente censurata per settant’anni. Vogliamo raccontare gli anni terribili della dittatura sovietica e la durissima carestia degli inizi degli anni trenta, quando il nostro Paese, "granaio dell’Europa", non riuscì più a sfamare i propri figli, che morirono a milioni. Vogliamo dare il dovuto tributo alla memoria di oltre sette milioni di vittime innocenti, uomini, donne e bambini, che perirono di fame e agonizzarono, mentre gli ancora vivi non avevano neppure le forze fisiche per seppellirli. Il popolo ucraino che vuole essere guarito dalle ferite del passato, vuole chiedere a tutta l’umanità di oggi e alle future generazioni di non permettere che una cosa simile accada ad altri in qualsiasi latitudine di questo nostro mondo.
La Chiesa Greco-Cattolica Ucraina in Italia, in stretta collaborazione con la Chiesa Italiana, alla memoria della grande tragedia ha dedicato due anni (2017-2018) e ha scelto due grandi città d’Italia – Milano e Napoli, per commemorare degnamente i milioni di vittime dell’Holodomor. “La preghiera di suffragio – diceva San Giovanni Paolo II – che da tale ricordo scaturisce, è per i credenti balsamo che lenisce il dolore ed efficace supplica al Dio dei viventi, affinché doni il riposo eterno a quanti sono stati ingiustamente privati del bene dell’esistenza”.
Grazie alla collaborazione coll’Arcidiocesi di Milano, il 26 novembre 2017, per la prima volta, il Genocidio ucraino è stato ricordato con una solenne Requiem in Duomo di Milano dove sono arrivati quattro mila ucraini che abitano nel Nord Italia. Invece in quest’anno, per onorare il sacrificio delle vittime dell’Holodomor, la Chiesa Greco-Cattolica Ucraina in Italia organizza una “Giornata Requiem” a Napoli dove gli ucraini sono 9 mila e 44 mila in tutta la regione Campana.
In questa circostanza così solenne, per esprimere la vicinanza della Chiesa di Napoli alla numerosa comunità degli ucraini residenti in Italia, molti dei quali sono discendenti dei sopravvissuti all’Holodomor, la Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, ha accolto volentieri la richiesta della Chiesa Ucraina in Italia di ospitare una solenne Requiem nella Cattedrale di Napoli. La celebrazione Eucaristica che inizia alle ore 13:00 sarà presieduta da Sua Beatitudine Mons. Svjatoslav Shevchuk, il Capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina e concelebrata dai vescovi e sacerdoti ucraini e italiani.
La celebrazione prevista è destinata non solo a rinsaldare il giusto amore degli ucraini per la loro Patria nel ricordo del sacrificio dei suoi figli ma soprattutto – come invita a fare Papa Francesco – “a pregare Dio misericordioso, perché la forza della fede (degli ucraini) possa contribuire a guarire le ferite del passato e promuovere oggi cammini di pace”. Oggi l’Ucraina ha bisogno del sostegno da parte della Chiesa Cattolica internazionale che possa essere la voce di questo popolo ucraino che è ancora in guerra e nessuno lo ascolta.
Don Volodymyr Voloshyn
Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici ucraini in Italia